• Pubblicata il
  • Autore: Michele
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Luciana - Rimini Trasgressiva

Anni fa, lavoravo a Milano, avevo una collega con la quale si instaurò un rapporto di "confidenza" particolare. Luciana aveva circa 10 anni più di me e sebbene fosse sposata, ma senza figli, mi aveva subito dato l'impressione di essere sola. Io ero "scapolo" di ritorno (nel senso che mi ero separato da poco) e presto simpatizzammo in maniera devo dire molto innocente e, per alcuni mesi, senza che il rapporto diventasse qualcosa di diverso dall'amicizia. Il marito di Luciana era un professionista piuttosto affermato. Lei era una donna non molto appariscente, non alta con appena un paio di chili di troppo. Quando si parlava del suo matrimonio si premuniva sempre di dirmi che con il marito aveva un rapporto bellissimo. Un venerdì pomeriggio mentre, bevevamo il caffè al distributore in azienda, lei si lasciò sfuggire che non aveva fretta di rientrare a casa perchè il marito era partito per un convegno e sarebbe stato fuoti tutta la fine settimana. Io, che non avevo particolari impegni, le proposi di prenderci un aperitivo. Lei mi guardò in maniera strana per poi dirmi "ok, ma te lo preparo io a casa". Premetto che ero già stato a casa sua in un paio di occasioni con e senza il marito per cui non vi era nulla di particolarmente strano.
Arrivati a casa sua Luciana mi disse di mettermi comodo, anzi di approfittare del bagno ospiti per rinfrescarmi. Così feci. Al rientro in sala trovai una bottiglia di prosecco ma non lei.
Arrivò dopo qualche minuto, anche lei si era rinfrescata e cambiata d'abito. Ricordo ancora che aveva indossato una camicetta bianca su una gonna a tubino nera. Aveva mantenuto le scarpe di vernice nera con un tacchettino e le caze nere come la gonna. Inoltre aveva raccolti i capelli castani in una coda di cavallo. "Sembri una colleggiale" esclamai, "una giovane collegiale" per farle un complimento sincero. "Per fortuna ci sei tu che mi fai i complimenti" mi disse mentre io riempivo i calici, poi aggiunse "e magari me li fai solo per galanteria dovua". Ricordo che la guardai con intensità e, ero veramente sincero, le dissi "sei una donna molto attraente e se non aggiungo altro è perchè ho rispetto della nostra amicizia".
Lei mi sorrise triste e poi sbottò "mio marito non mi tocca da sei mesi. Credi che una donna si senta bella se il marito la trascura così?" Rimasi di stucco, mi trovavo in una situazione imbarazzante e non sapevo cosa dire. Luciana, visto che io non replicavo, continuò "ho cercato di stimolarlo, di stuzzicarlo con capi di biancheria particolari ma non ho avuto risultato". Ero sempre più imbarazzato. Il mio impaccio era evidente. "Scusa mi disse, ma ho bisogno di parlare con qualcuno, ho bisogno di capire se sono ancora una donna che esprime femminilità o se è colpa mia se mio marito non mi cerca più". Il vinello cominciava a darmi coraggio "posso esprimermi come uomo e non come amico"? sussurrai in un fiato.
"Certo" fu la risposta immediata. "Sei una gran bella donna, da far venire pensieri cattivi anche se vestita da colleggiale" dissi con malizia. Ero seduto sul divano, Luciana era in piedi davanti a me, mi sorrise. "Allora sarei una colleggiale, vediamo cosa ti sembro senza la divisa". In un attimo era senza camicia e gonna. Il completino bianco che indossava metteva in risalto la sua carnagione. Degluttii, era fatta bene, molto bene. Sorrisi inebetito mentre il mio cazzo, non più sotto controllo, spingeva nei pantaloni. "Luciana" le dissi "non so perchè tuo marito ti trascura perchè, se mi consenti, sei veramente una gran figa".
Cosa accadde poi lo lascio immaginare a voi. Vi posso solo dire che l'aperitivo si tramutò in cena e prima colazione e poi ancora pranzo e cena del sabato.
Quando mi lasciò andare, domenica mattina, Luciana mi stampò un bacio sulla guancia ringraziandomi di cuore per averle fatto tornare la certezzza di essere una donna ancora desiderabile.

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09/06/2012 14:59

mirko

Bello !!

05/02/2011 09:00

Michele

Il commento del 03/02 delle ore 13.00 è stato scritto da un Michele che non è l'autore del testo ma semplicemente il burlone di turno. Ho voluto raccontare la mia esperienza per il piacere di ricordarla e non certo per vantarmi con me stesso. Un cordiale saluto a voi tutti.

04/02/2011 23:21

Kicca

Una cifra? L'hai pure pagata?

03/02/2011 13:00

Michele

è stato un piacere dimostrarle la sua femminilità! E poi ha voluto solo una cifra modica....

03/02/2011 12:33

tito™

finalmente un bel racconto che ha eccitato senza ostentare carnalità a buon mercato....è tutto vero, michele?

02/02/2011 16:21

Don King

Caro Michele i miei complimenti. Veramente un bel racconto, bravo.

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