• Pubblicata il
  • Autore: Carmelo
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Lo zio degente 2 - Rimini Trasgressiva

Alcuni giorni dopo, visto che il mio pensiero era sempre incessantemente rivolto alla visita fatta allo zio,
decido di tornare da lui in ospedale. Arrivo intorno alle 16, entro in camera ma vedo che dentro c'è un infermiere,
mi ritraggo, ma subito lo zio mi dice, entra nipotino non ti preoccupare, l'infermiere uscendo mi dice:
vieni pure da tuo zio che ha bisogno di compagnia poretto è sempre solo.
Lui ha il braccio ancora bloccato....allora zio come stai? meglio caro adesso, e subito si infila il braccio sinistro
fra le gambe,
chiudi la porta...mi dice subito.
Dopo aver chiuso mi volto e subito vedo l'arnese bello corposo nella sua mano.
Mi eccito immediatamente, non potevo aspettarmi di meglio, andando verso di lui tolgo scarpe e pantaloni
e mi piego sul suo cazzone ancora moscio e melo infilo in bocca iniziando a succhiarlo come un aspiratore.
Con una mano gli massaggio le palle e con l'altra il petto bello muscoloso nonostante l'età,
lavorandolo bene con la bocca. Sento crescere il suo arnese dentro la mia bocca e lo zio già arrapato cerca di togliermi
la camicia, mi distacco per aiutarlo ed in un attimo rimango in mutande, e mi tuffo nuovamente con la bocca avidamente
sul suo arnese, ormai bello duro e mentre lo lavoro tolgo anche le mutande. Bravo nipotino caro, mi dice lo zio,
mentre con le dita bagnate è già dentro il mio culetto, ormai abituato e pulsante, e lo massaggia per aprirlo bene
utilizzando adesso quattro dita. Sono in estasi, il mio cazzo è duro come una pietra, e finalmente lo zio mi dice:
vieni sopra di me troietta che ti scopo bene.
Non me lo faccio dire due volte, in un attimo sono sopra di lui con il suo cazzo di 25 cm che mi trapana.
Ad ogni pompata me lo sento arrivare in gola togliendomi il respiro, ma ad un certo punto sento che la porta si apre,
è l'infermiere, impaurito vado per alzarmi, ma lo zio mi stringe forte con un braccio senza potermi divincolare dicendomi:
non ti preoccupare, lui è con noi. La porta si chiude a chiave, l'infermiere viene verso di noi lentamente,
io mi rilasso un'pò e continuo a gustarmi il cazzone dello zio.
Arrivato di fianco a me l'infermiere è nudo con un arnese in mano di 20 cm già duro che mi infila in bocca con forza.
Sono inizialmente inpaurito ma bastano pochi secondi per trasformare la paura in lussuria sfrenata,
mai avrei pensato di potermi trovare in una situazione simile, visto che fino a qualche giorno fà ero ancora vergine.
Vai Romoaldo , così si chiama l'infermiere, dice lo zio, guardandomi negli occhi, sfrutta bene il mio caro nipotino
come meglio credi. Ed io impaurito faccio comunque un cenno di consenso con la testa.
Che succederà adesso?..Romoaldo mi sfila il cazzo dalla bocca e si poziona dietro di me con le ginocchia sul letto
e sento che inizia a strusciare il suo cazzone nel mio buchetto già occupato. Vorrei scappare ma la situazione mi
fa arrapare ancora di più e rimango alla mercè di questi due maschioni. Nel frattempo, Romoaldo stava spalmando
una crema per facilitare la penetrazione sul suo cazzone, poi sfila quello di mio zio, lo increma bene ed increma
anche il mio buchetto, che ormai è divenuto un bucone, anche dentro infilandomi le dita dentro.
Ci siamo, sento le due cappelle all'unisono apooggiarsi, io non posso fare più niente, solo attendere,
sento che entrambe entrano con poco dolore, ma avanzando il dolore diviene fortissimo, stò per urlare e lo zio rapidamente
mi tappa la bocca con la mano dicendomi: tranquillo, tranquillo fra qualche minuto sarai ripagato per questa sofferenza.
Passano alcuni minuti con i loro cazzi infilati dentro di me, solo in parte, il dolore inizia a diminuire, i due maschioni se
ne accorgono e continuano verso il ragguingimento della metà. é fatta sono completamente penetrato da due cazzi,
sento le quattro palle che sbattono nel culo, il dolore è un ricordo lontano, godo come un matto scopato ed avvolto stretto
tra le loro braccia, mi stringono con forza nei fianchi, mi schiaffeggiano le chiappe, e vengo sulla pancia dello zio
schizzando fino ad arrivare alla sua gola, con il cuore in gola e la testa fuori da ogni limite.
Anche loro sono arrapati e mi vengono simultaneamente in culo riempiendomi le viscere di caldo liquido seminale.
Rallentano il ritmo, ma ancora mi gusto i loro cazzi misto a tutto quello che mi hanno lascitao dentro.
Vanno per toglierlo ma io addirittura, stringo i muscoli per evitare l'uscita, ti è piaciuto troietta...dice Romoaldo,
ma ancora una non la possiamo fare io devo lavorare. No dico io solo 5 minuti. Rimaniamo in questa posizione per riprenderci.
Romoaldo si sdraia sulla mia schiena, facendo un sandwich con lo zio. Lentamente sento che i due cazzoni si ammosciano dentro
di me, gustandomi anche questa fase, li sfilano e ci rivestiamo dandoci una slinguata tutti e tre insieme.
Ci lasciamo ripromettentomi che presto ci saremmo rincontrati. Sconvolto ma fiero vado via, con il liquido caldo
che lentamente usciva dal culo colandomi giu per le gambe, e ancora troppo arrapato sono costretto a fermarmi in un bagno
pubblico per farmi una segone sull'accaduto. Non vedo l'ora di rivederli.

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07/01/2011 08:01

anonimo

ripeto,veramente uno schifo.

04/01/2011 20:16

curioso_02

ma và....

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