• Pubblicata il
  • Autore: Aztolfo
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La tettona e il militare - Rimini Trasgressiva

Ero militare e finalmente mi era stata concessa una licenza,
la caserma era lontana dalla stazione e, nonostante mi fossi precipitato correndo a
perdifiato, quando arrivai sul binario il treno era gia lontano.

Stavo per tornare verso la caserma quando notai una signora sulla cinquantina molto formosa
che, seduta sulla panchina del binario, singhiozzava lievemente.
Le chiesi se tutto andava bene, lei sollevò la testa squadrandomi con lo sguardo annebbiato,
farfugliò qualcosa di incomprensibile e si alzò avviandosi verso il sottopassaggio lasciando
dietro di se un inconfondibile aroma di sambuca.

Mi attardai davanti a un orario ma fino alla mattina dopo non avrei avuto nessun treno e quindi
mi incamminai senza una vera meta.

Un centinaio di metri dalla stazione trovai la signora che inginocchiata davanti a un portone
armeggiava nella borsa.
Di nuovo le chiesi se era tutto a posto e lei mi passò la borsa "le chiavi.... non le trovo",
le aprii il portone e la sollevai a fatica, doveva essere almeno 130 kg..... "aiutami a salire".
Le passai il mio braccio dietro alla schiena e cominciai la salita, era un impresa reggerla
e non volendo mi trovai con la mano sotto un seno come non ne avevo mai toccati, era enorme e
sodo e mi svegliò una strana voglia.

Arrivammo nel suo appartamento, mi disse di entrare e si precipitò in bagno...... la sentii
rigettare a lungo, poi sentii l'acqua scorrere nella doccia.
Mi guardavo in giro e non la sentii rientrare nella stanza .... "grazie" mi disse, mi girai di
scatto e me la trovai davanti con un accappatoio che non si chiudeva a causa dell'abbondanza
di quel che c'era sotto.
Rimasi imbambolato come un cretino a guardarla in mezzo alle cosce, una fica grande e cicciotta
perfettamente depilata, lei rise... "che c'è, non ne hai mai vista una? scommetto che
non sai neppure come si usa".

Mi rendevo conto che a parlare era l'alcool ma ero troppo eccitato per farmi scrupoli e, senza
dire una parola, mi avvicinai le tolsi l'accappatoio e mi inginocchiai infilando la mia faccia
tra quelle labbra morbide.
Lei si buttò sdraiata sul divano e dimostrando di essere molto slegata nonostante la stazza,
aprì le gambe tirandosi su le ginocchia vicino alla testa.
Era spalancata davanti a me, quasi congestionata, un rivoletto di liquido trasparente colava
lento tra le cosce.
Mi misi a leccare furiosamente mentre mi spogliavo, quasi la mia faccia spariva tra quelle labbra
saporite, lei gemeva e con voce roca mi diceva di non smettere.

Mi sdraiai sopra di lei continuando a leccare goloso e mettendole il cazzo davanti al naso.
Lo prese in bocca e aggrappandosi alle mie chiappe mi tirò a lei infilandoselo tutto.
Mugolava e se lo teneva tutto dentro, lo sfilava per pochi attimi per respirare e poi giu
di nuovo fino in gola.... non potevo resistere molto con un pompino del genere, senza contare poi
che erano gia tre mesi che non andavo in licenza e che non avevo rapporti.

Cominciai a scoparla in bocca a ritmo deciso e quasi subito sentii come una scossa nella schiena,
non avevo mai goduto con tale intensità e lei non se ne voleva perdere un goccio tenendomi
stretto a se e succhiando con forza.
Mi lasciò sfilare e con un agilità che non mi aspettavo si girò, mi trascinò sul divano e si sdraiò sopra di me infilandomi la lingua in gola.

Sentivo il mio sapore sulla sua lingua e l'eccitazione del momento fece si che non mi si
ammosciasse neanche, solo che ero immobilizzato dalla sua massa su di me e non riuscivo a fare
nulla.

Finalmente si spostò mettendosi in ginocchio su bordo del divano, si chinò appoggiandosi
allo schienale, mi guardò ..... "hai bisogno di un invito? scopami cazzo".
Sinceramente non sono messo proprio male, non sono un superdotato ma mi arrangio ma.....
la infilai e mi ci persi.... era come mettere un dito in un bicchiere, le davo dei colpi violenti che accompagnava venendomi incontro ma, sinceramente, non mi dava quasi nessuna sensazione.

Lo sfilai e cominciai a penetrarla con le dita.... due ... tre.... la mano intera mi sprofondò in
quella caverna bollente, la scopavo con un pugno e lei mi diceva di sfondarla, di andare sempre più
veloce...... gettò un urlo e si lasciò andare sul divano tremando.

Lei si era presa quel che voleva ma io ero ancora li, il cazzo che guardava al cielo e con
tanta voglia arretrata.... le dissi di mettersi di nuovo in ginocchio e dopo averlo infilato
in quel figone enorme per lubrificarlo glielo sprofondai nel culo.

Lei dette un urlo.... sarà stata la sorpresa immagino perchè anche li mi ci ballava..... ero
rassegnato a una scopata così così quando mi tornò in mente quell'enorme davanzale che si
ritrovava.

La feci sdraiare sulla schiena e quasi seduto sul suo viso cominciai a scoparla tra le tette,
lei le stringeva sul mio cazzo con forza e intanto mi leccava oscenamente tra le chiappe
quasi inculandomi con la lingua.

La spagnola funzionò molto bene, sentendo che stavo per venire di nuovo mi tirai su e glielo
affondai in bocca riempiendola di sperma bollente.

Non andai in licenza ne quel giorno ne altri fino alla fine del militare, mi dedicai alla
mia maialona, voi che avreste fatto?

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